Un film di Michael R. Roskam. Con Tom Hardy, Noomi Rapace, James Gandolfini, Matthias Schoenaerts, John Ortiz. Titolo originale The Drop. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 106 min. – USA 2014. – 20th Century Fox uscita giovedì 19 marzo 2015. MYMONETRO Chi è senza colpa
valutazione media: 3,39 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Bob Saginowski è un barman di Brooklyn impiegato nel pub del cugino Marv, ex proprietario e adesso galoppino di un criminale ceceno, che impiega il ‘suo’ locale come copertura e deposito di denaro sporco. Ma Bob Saginowski non è soltanto un barman, da qualche parte dentro di lui cova un passato oscuro e dissimulato. Solitario e silente, Bob incontra nella stessa notte un cucciolo di pitbull e Nadia, una giovane donna che vive sola e che è disposta ad aiutarlo col cane. Cane che molto presto sarà al centro di una disputa tra Bob e Eric Deeds, un balordo coi nervi a pezzi che rivendica i propri diritti sul cane e su Nadia, ex mai dimenticata e da cui pare ossessionato. Le cose non vanno meglio nel locale perché Marv ha deciso di fregare il suo boss e di riprendersi quello che tanto tempo prima era suo. Nonostante gli sforzi di Bob di restare fuori dai guai, le cose precipiteranno, costringendolo a rivelare la sua vera natura.
Adattamento di una novella di Dennis Lehane, maestro del noir bostoniano che ha co-firmato la sceneggiatura, Chi è senza colpaconferma il talento di Michaël R. Roskam, regista belga che trasferisce in America la sua riflessione sull’innocenza. Insediato il suo sguardo dall’altra parte dell’oceano, Roskam ha eluso qualsiasi pressione hollywoodiana e ha realizzato un film che dialoga col precedente (Bullhead), a partire dalla relazione che i protagonisti intrattengono con gli animali e che muove in direzioni diverse, che conduce a destini opposti. Se Jacky (Bullhead) si condannava somministrandosi gli ormoni destinati ai suoi tori, Bob si redime raccogliendo un cucciolo di pitbull ferito e abbandonato nel secchio dell’immondizia. Cucciolo che lo stana dalla solitudine in cui si è rifugiato e che innesca con la violenza anche il sentimento per una donna, unica via di fuga dentro l’universo virile di Roskam. Intelligenti e potenzialmente pericolosi, gli animali (toro, pitbull) nel suo cinema incarnano la ricerca dell’innocenza. Per questa ragione il regista li guarda dritti negli occhi, osservandoli, come i suoi personaggi, senza giudizio e ritrovandoci in fondo qualcosa di perduto, qualcosa che vorremmo stringere forte al petto ma che potrebbe anche ucciderci. Continua a leggere